L’associazione è nata con l’obbiettivo di promuovere la Romania, la sua gente legata alla sua terra, alle sue tradizioni, con le sue usanze e la sua identità culturale, la sua storia millenaria e i suoi personaggi che hanno contribuito alla formazione dell’attuale Europa. Attraverso la fotografia catturiamo l’attenzione visiva del nostro target, coinvolgendolo in un mondo nuovo: I colori, i ritmi e le consuetudini del villaggio romeno, così identitari e patrimoni di cultura materiale e immateriale, diventano metodo di conoscenza e immagine di gente e luoghi, fra solitudini e speranze.
Dalle foreste agli insediamenti dei pescatori sul delta del Danubio, fino alla regione montana del Maramures, a nord del paese, con le sue caratteristiche chiese in legno, la percezione del villaggio romeno come qualcosa che si integra in un destino cosmico, un cammino di vita totalitaria oltre il quale non esiste più niente”. Elogio del villaggio romeno.
L’inclinazione rurale riportata nelle bellissime immagini di questi autori. “Io credo che l’eternità sia nata nel villaggio”: è questo il nostro motto e filo conduttore della mostra fotografica “Romania – Gente, Luoghi e Costumi” ideata da Sorin Onisor e Dorin Mihai. I volti delle persone, gli antichi mestieri legati all’agricoltura, le tradizioni del mondo rurale sono i protagonisti indiscussi della mostra. E’ stata un’occasione che mette in luce le varie anime della Romania.
E’ la Romania autentica, quella che non è stata ancora toccata dal turismo, che la trovi solo se la desideri davvero. E noi l’abbiamo cercata, voluta tantissimo. L’organizzazione di workshop fotografici in Romania e ormai siamo al terzo workshop di fotografi e appassionati di fotografia in Italia, in Toscana. L’associazione nasce a Firenze quando il fotografo Dorin Mihai organizza la mostra insieme ad una guida turistica di Firenze Melania Cotoi e Carmen Mihai che lavora nel turismo a Siena.
Come promuovere Romania in una città che ha quasi 30% del Patrimonio UNESCO?
La nostra guida non solo abilitata, ma anche specializzata che collabora con storici italiani e romeni e introduce l’idea di promuovere la Romania attraverso la storia e i personaggi comuni dei due paesi. E’ così, un associazione culturale romena presenta al grande pubblico di Firenze la storia delle statue dei daci che si trovano ai Giardini di Boboli, a Pitti, al Museo del Duomo di Firenze e non solo, attraverso gli studi storici e scientifici, invita storici rinomati, italiani e romeni come Prof.
Leonard Velcescu e prof. Adolfo Morganti. A Siena abbiamo deciso di fare la mostra insieme all’Università degli Studi di Siena, che nel cortile del suo Rettorato ha una statua dello scultore fiorentino, Raffaello Romanelli, famoso per aver lavorato agli inizi del Novecento in Romania dove ha opere nelle più famose piazze di Bucarest, Iasi, Galati, Craiova. Abbiamo invitato altri due storici che hanno parlato della storia del Risorgimento italiano e romeno, di Cuza e del Re Carlo di Romania. L’invitato speciale è stato Paolo de Anna, giornalista storico della Nazione e scrittore, diventato membro attivo della nostra associazione.
Carmen Mihai d’origine rumena vive da più di 23 anni in Italia, ha studiato in Italia e ha lavorato per più di 10 anni in un Consorzio di agriturismi in provincia di Siena. Collabora con tante agenzie rumene, aggiunge che il numero di turisti rumeni è in crescita, che è un turista informato e attento, che vuole conoscere sempre di più la cultura e gastronomia italiana.
Melania Cristina Cotoi è romena anchè lei, ha un’esperienza di 8 anni nel settore del turismo ha ideato un programma di visite guidate che permettono attraverso l’arte e la storia della città di Firenze, visite destinate alla comunità rumena che permettono di conoscere non solo la storia dell’Italia ma anche la propria storia. Se dobbiamo fare due appunti sulla comunità rumena in Italia , la prima non conosce il paese adottivo e la seconda generazione il paese da dove viene la sua famiglia.
Dorin Mihai, nato a Galati, una delle ultime città sulla riva sinistra del Danubio, arriva in Italia nel 2000 dove si stabilisce. Finisce gli studi di geometra preso L’Istituto Tecnico Odone Belluzzi di Rimini nel 2005. Dopo qualche anno, la passione per la fotografia lo farà avvicinare al suo Paese d’origine, riscoprendo delle bellezze sconosciute fino ad ora. Decide di proporre queste immagini in una mostra fotografica dal titolo ROMANIA – Gente, Luoghi e Costumi” mostra fotografica che a breve darà vita a tanti altri progetti.
Melania Cotoi sostiene che la promozione va fatta “su misura”, va costruita e lei, con la sua storia, ci dice che dobbiamo essere come Brunelleschi. Anche lui parte da Firenze a Roma, studia gli edifici antichi è torna con una nuova architetura, dando vita al Rinascimento, dove mette nel centro d’attenzione l’uomo, si costruisce su misura dell’uomo, dove si sente tranquillo ed in sicurezza. E così presenteremo anche noi la Romania.