„Cât ar fi români pe lume
Cât va fi pe cer un soare
A lui Cuza mare nume
Să fiţi siguri că nu moare…”
(Vasile Alecsandri)
L’Associazione Alter.Nativa nello spirito dei versi del poeta rumeno Vasile Alecsandri, Ministro degli Esteri della Romania durante il regno del principe Alexandru Ioan Cuza, presenta a Firenze il progetto dedicato al principe Cuza riguardo la sua ultima residenza in Italia, partendo dall’identificazione dell’immobile dove ha vissuto i suoi ultimi anni di vita fino alla realizzazione di una targa commemorativa in sua memoria.
Personaggio illustre della storia della Romania, il suo nome è legato all’Unione dei Principati, organismo che diede vita al processo di unificazione della Romania moderna indipendente.
Attraverso la sua opera Il “Signore dell’Unione” ha contribuito in modo essenziale al progresso e alla modernizzazione del paese.
Il patriottismo fu la sua guida principale in tutte le sue azioni e lo ha definitivamente aggiunto tra i grandi nomi della storia.
Nel 17 e 24 gennaio 1859 fu eletto Principe della Moldavia e Valachia a soli 38 anni e regnò per 7 anni con grande intensità. Il 11 febbraio 1866 fu obbligato ad abdicare. All’uscita di Cuza dal Palazzo, un suo contemporaneo riportò le seguenti parole: Speriamo che con l’aiuto di Dio vada sempre bene senza di me, Viva la Romania!
Prendendo la via dell’esilio si stabili a Vienna, ma la sua condizione di salute peggiorò così che i medici gli consigliarono di trasferirsi in Italia. Cuza vendette la sua casa a Vienna e nel settembre del 1870 assieme alla moglie Elena e i suoi 2 figli si trasferì a Firenze.
Durante i suoi 2 anni e mezzo a Firenze il principe strinse rapporti con diverse personalità rumene: Costache Negri, Vasile Alecsandri, Mihail Jora.
I contatti con le autorità locali sono stati presi fin dall’inizio del suo soggiorno. Tenendo conto che Firenze fu la capitale dell’Italia dal 1865 al 1870 Cuza incontrava spesso Vittorio Emanuele II di Savoia fino al suo trasferimento a Roma al Palazzo del Quirinale il 1 luglio 1871.
Alla fine dell’anno 1872 lo stato di salute di Cuza s’aggravò e il 27 dicembre 1872 sentendo la sua fine vicina, preparò il testamento e all’inizio di maggio 1873 lasciò definitivamente Firenze. Il viaggio peggiorò ulteriormente la sua condizione Il 12 maggio 1873 insieme alla moglie e i suoi due figli arrivarono a Heidelberg, al Hotel Europa dove avrebbe voluto far studiare i figli. Ma non fu più possibile perché durate la notte del 15 maggio 1873 alle 1.30 morì all’età di 53 solo, lontano dalla sua terra. Solo dopo due settimane il suo corpo imbalsamato fu riportato nella sua patria a Ruginoasa.
Il 29 maggio 1873 venne eseguito il suo funerale a cui assisterono decine di migliaia di persone venute da ogni parte del paese, contadini, studenti e altre categorie sociali.
Nonostante a Heidelberg ha soggiornato solo per tre giorni, gli è stata dedicata ugualmente una placca commemorativa e un monumento, a maggior ragione consideriamo che è nostro dovere e dell’intero popolo rumeno ricordare e onorare questa casa sul suolo italiano come l’ultima sua dimora prima della sua morte.
Qualsiasi rumeno che passerà sul viale Michelangelo a Firenze potrà rendere omaggio al principe Cuza e considerare questo luogo come una continuità dell’amicizia secolare tra Italia e Romania.